Il problema dei "buoni propositi" è che se si tratta di persone fisiche, di solito, sono cose che se non soddisfatte non succede nulla di grave; se invece i buoni propositi vengono dalle istituzioni, da chi governa il tuo paese, beh...la gente un po ci tiene (è normale) e se non vengono soddisfatti...si incazza, giustamente.
Facendo rientrare nella categoria "buoni propositi" anche le azioni della gente che sta "ai piani alti" del Paese, si finisce appunto per dare per scontato che le cose andranno nel dimenticatoio; quindi, il più importante dei miei Buoni Propositi sarà "continuare a credere che le cose un giorno miglioreranno". E' tosto, lo so, dopo tutte le delusioni che ci portiamo da anni.
Il segreto è non porsi limiti geografici. Quando la città in cui viviamo non ci piace oppure non ci offre le opportunità che vogliamo, ci trasferiamo e le cerchiamo in altre zone. Perché però questo vale spesso all'interno di una stessa Nazione ma si ha sempre un certo timore nell'applicarlo su una più ampia scala? Cerchiamo di vedere l'Italia come un quartiere di una grossa città (Europa) che fa parte di una più grande contea (Mondo). Ovviamente ci sono regole e limitazioni poste per la salvaguardia del territorio e della popolazione e in certi posti risulterà più difficile approdare ma...non è impossibile.
Tutto quello che succede intorno a noi è ciclico, un po come la moda e come gli andamenti finanziari ed economici dei Paesi; anche l'aviazione potrebbe esserlo, seppure ancora "giovane"; non sarebbe interessante tornare al fascino dell'aviazione di 40 anni fa ma con l'esperienza e la tecnologia presente e futura? Perché non avere di nuovo una certa QUALITA' a discapito di un aumento (contenuto) dei prezzi dei biglietti? Le corse al ribasso non portano mai nulla di buono.